Katia Bovani

Costruire l’incipit del manuale – Parte II

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Dove eravamo rimasti?

Sì, dopo aver sviscerato l’incipit del manuale didattico, oggi è la volta del manuale informativo, detto anche di “d’istruzioni” o “d’uso”.

Si tratta del manuale con cui il produttore di un bene (o di un servizio) informa il proprio cliente-utilizzatore su come dev’essere usato il bene o il servizio acquistato/in via di acquisto.

Come ti anticipavo la scorsa settimana, scrivere questo tipo di manuale è meno semplice di quel che possa apparire. A dispetto del fatto che sembrano tutti uguali.

Anzi, forse è proprio quello che richiede una maggior esperienza di scrittura.

Ed è così anche per il suo incipit.

Le funzioni del manuale di istruzioni

Ti sarà capitato, almeno una volta nella vita, di leggere un manuale di istruzioni d’uso.

In caso positivo, senz’altro avrai notato che questo tipo di manuale ha un oggetto specifico all’interno di relazione altrettanto specifica.

L’oggetto è, all’evidenza, la macchina ( o il servizio) acquistata o in procinto di esserlo.

La relazione è quella che corre (o, meglio, inter-corre) tra il produttore e il cliente – consumatore finale.

Può sembrare banale come constatazione, ma non lo è.

In realtà si tratta del dato prodromico, ma essenziale che apre la porta alle funzioni proprie del manuale di istruzioni.

Sebbene non si riducano a due soltanto,  quelle che stai per leggere sono tra le funzioni  primarie che un manuale d’istruzioni è chiamato ad assolvere.

1)  Funzione informativa:

Se produci aspirapolveri devi fornire, al tuo cliente finale, ogni informazione utile che riguardi:

  • la struttura del prodotto:
    – parti di cui è formato
    – un’eventuale legenda per seguire la composizione del bene
    – modalità di funzionamento
    – fugare, sin da subito, eventuali dubbi
    – prevenire alcune tra le più importanti problematiche
    – indicazioni sulla corretta manutenzione del bene
    – avvisi circa l’assistenza
    – modi di funzionamento della/e garanzia/e.
  • la parte normativa che riguarda la conformità del bene alle Direttive UE e alle ISO
  • informazioni sull’uso e il corretto utilizzo del bene
  • rischi connessi ad un uso non conforme
  • eventuali limitazioni d’uso del bene
  • operativi della garanzia e sue limitazioni

2) Funzione esortativa non cogente

Il manuale di istruzioni mira a fornire, all’utente finale, quella serie di indicazioni utili affinché quest’ultimo possa utilizzare il bene.

Già.
E qual è la cornice generale entro la quale un testo può – senza, per questo, sembrare di far calare le istruzioni da un cielo altissimo – indurre l’acquirente a tenere un comportamento conforme alle istruzioni contenute nel testo?

In un modo solo: tramite l’esortazione a preferire i comportamenti indicati come corretti anziché quelli estemporanei e posti in atto sulla base delle personali convinzioni  e fantasie.

Quando manuale indica di non lasciare fili elettrici scoperti e, men che meno, di avvicinarli all’acqua, non fa altro che esortare l’utente a non tenere quei comportamenti pericolosi per la salute.

Ma…occorre fermare l’attenzione su un fatto.

Il manuale di istruzioni esorta? Sì.

Prescrive? Anche.

Tuttavia la prescrizione manualistica non ha alcuna forza cogente dal momento che il manuale non può obbligare l’utente a un certo comportamento.

E allora la domanda è: come fare affinché l’acquirente reputi sia coerenti le istruzioni fornite sia corretti i comportamenti indicati e scelga di agire in maniere aderente alle prescrizioni che ha letto nel manuale

Costruire l’incipit del manuale di istruzioni

Partiamo dalla constatazione di un’acqua calda che di più non si può: tu che produci l’aspirapolvere XY ne sai,  del tuo aspirapolvere, infinitamente più del tuo cliente che lo ha acquistato.

È una banalità, concordo con te.

Ma è l’ovvietà sulla quale si basa non soltanto la parte prettamente tecnica della scrittura dei manuali d’istruzioni, ma anche la costruzione dell’incipit.

Perché da questa constatazione si snoda tutto il tema della tua responsabilità nella comunicazione all’interno di quella relazione “produttore-aqcuirente” cui accennavo all’inizio.

Analizziamo questo aspetto nei confronti dell’incipit.

Hai inventato o reinventato un bene che vuoi lanciare nel mercato.
Ti prepari per la sua commercializzazione.
Prepari anche una campagna di marketing.

Insomma, fai tutti i passi necessari per proporti al tuo target.

Ebbene…nel lanciare il tuo prodotto stai ( inequivocabilmente pur se in modo latente) prendendo un preciso impegno nei confronti del tuo bacino-clienti.
L’impegno di

  • funzionamento del prodotto
  • utilità del prodotto

Forse il tuo cliente non lo sa, ma tu sì.

E tutte le iniziative pubblicitarie che hai scelto e sostenuto per creare la tua autorevolezza, tutte le promesse sulle quali una persona ha basato l’acquisto del tuo prodotto non possono sciogliersi un secondo dopo l’apertura della confezione.

In altre parole, quando l’utente apre il manuale di istruzioni deve poter trovare conferma della fiducia che ha riposto in te.

Questa è la ragione per cui l’incipit deve sostenere, motivare, rintuzzare quella fiducia così come la tua autorevolezza.

E allora comincia con una frase che riassuma in pochissime parole

  • il tuo “credo” imprenditoriale
  • il “perché” hai voluto ideare e commercializzare quel genere di prodotto
  • il “perché” di quel bene e non di un altro oppure
  • la ragione per cui quel prodotto si inserisce in una linea
  • la comprensione delle esigenze che muovono una persona a dotarsi di quel bene

Ci sarà tutto lo spazio utile alla descrizione tecnica, ma non tralasciare che il punto di partenza è uno soltanto: riconfermare la tua promessa.

Pensavi che un manuale di istruzioni potesse nascondere in sè un mondo?

E se vuoi continuare a esplorarlo nelle sue parti che attingono tanto alla narrazione  quanto alla scrittura argomentativa  ,scrivimi: insieme scriveremo il manuale di istruzioni.

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katia

Mi chiamo Katia Bovani e sono un editor, ghostwriter e writing trainer, aiuto le tue parole a diventare i tuoi testi. Quello per la lettura e la scrittura è un amore nato prima dell’età scolare per emulazione, diventato potente nella gioventù quando si è arricchito degli aspetti etimologico-linguistici e ora, nella maturità, è irrinunciabile.

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