Katia Bovani

LinkedIn Post: gestire le obiezioni con le tecniche di scrittura etico-persuasiva

Lo sai, LinkedIn è una piattaforma dove ogni parola può costruire fiducia o generare dubbi.

Quando scrivi un post o un articolo, non stai solo condividendo informazioni: interagisci con un pubblico  attento e sempre pronto a esprimere opinioni.

Per questo motivo, scrivere post che resistano alle obiezioni non è solo una questione di qualità del contenuto.
Si tratta anche di saper affrontare contesti complessi con un approccio etico e strategico. I

In questo articolo, esploreremo come anticipare le obiezioni più comuni, incluse quelle più insidiose, per proteggere il valore del tuo messaggio e rafforzare la tua credibilità.

E c’è anche una check list: utilizzala e, se vorrai, mi farà piacere avere un tuo feedback.

Perché le obiezioni sono importanti (e come gestirle)

Ogni volta che pubblichiamo un contenuto su LinkedIn, ci confrontiamo con un pubblico diverso per esperienze, esigenze e aspettative.
Le obiezioni, quindi, non sono sempre un attacco, ma spesso un segnale che qualcosa nel nostro messaggio non è stato compreso o risulta poco convincente.

Poiché ho scelto che LinkedIn sia  l’unico social sul quale comunicare il mio brand, sin da quando ho iniziato a frequentarlo,  ne ho presidiato i contenuti e studiato con attenzione la comunicazione di profili interessanti ( per me), i loro post, gli articoli, le newsletters, i commenti ricevuti, le interazioni e ogni altro paarametro che Linkedin ci mette a disposizione.

È stato un lavoro certosino e paziente di un giorno dietro l’altro per quattro anni, ma ne ho ricavato una casistica davvero poderosa che mi ha consentito di stilare una vera e propria lista delle obiezioni che, titpicamente vengono sollevate su questa piattaforma. 

Ne ho scelte sei in particolare perché sono quelle ai primissimi posti della mia litsa delle obiezioni

Le obiezioni più comuni che possiamo incontrare includono:

  • Eccessiva promozione e autoreferenzialità
  • Mancanza di prove
  • Obiezione opportunista
  • Eccesso di teoria
  • Obiezioni contrarie per natura
  • Obiezioni in stile “terrapiattista”

Analizziamole una per una.

  1.  Eccessiva promozione
    I post che sembrano troppo promozionali vengono spesso ignorati o criticati perché suscitano una naturale antipatia: nessuno si vuol sentire attratto da frasi (magari) ben costruite e attraenti salvo, poi , poi, sentirsi sbattere in faccia “Compra!”
    Ci sentiamo usati, e buoni soltanto per tirar fuori i nostri soldi. Ed è una sensazione che viene ripagata con l’indifferenza (quando va bene) se non con l’antipatia a il livore.
  2. Mancanza di prove
    Dati, esempi e testimonianze sono fondamentali per costruire credibilità. Quando fai un’affermazione,  supportala con fatti concreti: la tu autorevolezza ti ringrazierà.
  3. Obiezione opportunista
    “Bello il tuo corso, molto. Ma sai che io ho messo a punto un metodo che ha aiutato più di 873.442 donne a… Il presso è accessibilissimo!!!” E l’autoendorsement si chiude con l’inserimento del link al suo servizio sotto al tuo post.
    Dimmi la verità: ma la velocità con cui ti girano le balle quando ti ritrovi una obiezione del genere non potrebbe alimentare la fornitura elettrica alle case di tutte le 873.442 donne?

Come superare queste obiezioni? Leggi il prossimo paragrafo.

Tecniche utili ed efficaci per scrivere post che resistano alle obiezioni

 Non nego che nel costruire queste tecnico  mi sono avvalsa delle sterategie e delle tecniche della   scrittura argomentativa che è e resta la stella polare della scrittura etico persuasiva.

Cominciamo!

📣 Eccessiva promozione
Quando qualcuno percepisce il tuo post come troppo promozionale o autoreferenziale e lo segnala nei commenti,  affronta la critica mantenendo un tono professionale e trasparente, altrimenti rafforzerai la  percezione negativa.

E poi:
a)  Riconosci e valorizza il feedback
Mostra apertura verso il commento, evitando di difenderti in modo eccessivo. Risulterai trasparente e rispettosa/o dell’opinione altrui.
Esempio: “Grazie per aver condiviso il tuo punto di vista. Capisco quanto sia importante mantenere un equilibrio tra valore offerto e messaggi personali.”

b) Riporta l’attenzione sul valore del tuo contenuto
Ribadisci che l’obiettivo del tuo post non è vendere, ma offrire valore espiega come il tuo contenuto sia  pensato per educare, ispirare o informare
Esempio: “L’obiettivo di questo post è fornire spunti pratici per chi vuole migliorare la propria comunicazione su LinkedIn. La mia intenzione è sempre quella di condividere strategie utili, indipendentemente dal fatto che chi legge decida di approfondire ulteriormente.”

c) Invita a un dialogo costruttivo
Trasforma l’obiezione in un’opportunità per avviare una discussione sul valore del contenuto. Questo può servire anche a chiarire meglio il messaggio.
Per esempio: “Mi piacerebbe sapere se hai trovato utile uno dei consigli condivisi nel post. Pensi che possano essere applicati alla tua strategia su LinkedIn?

🧾 Mancanza di prove
Chi legge vuole essere rassicurato sulla bontà e veridicità di ciò che scrivi. Mostrare prove non significa solo citare numeri o testimonianze: significa costruire fiducia con trasparenza e autenticità.

     Quindi, prova a:

      a) portare  il lettore dietro le quinte
     Condividi il processo che sta dietro i tuoi successi o le tue scoperte.
     Esempio: “Quando ho iniziato a usare la scrittura etico-persuasiva, non ero sicuro che avrebbe
     funzionato. Dopo 3 mesi di adozione, ho potuto misurare un aumento del 30% nell’engagement dei
     miei post. Ecco cosa ho imparato lungo la strada.”

     b) creare un mini case study
     Racconta una storia breve, ma potente sul modo in cui  una strategia o un’idea ti abbia condotto a
     risultati tangibili.
     Per esempio: “Marco aveva difficoltà a comunicare il suo valore come consulente. Gli ho consigliato di
     iniziare i suoi post con una domanda potente, e in due settimane ha ricevuto 5 richieste di contatto.”

⁉️ Obiezione opportunista
Quando qualcuno usa i commenti ai tuoi post per autopromuoversi, è importante gestire la situazione senza compromettere la tua professionalità o deviare il focus del tuo messaggio.
In questo caso, si può agire in prevenzione in questo modo:

a)  Aggiungi una nota nel post stesso che chiarisca l’obiettivo del contenuto.
Esempio: “Considera questo post come uno spazio in cui puoi condividere le tue idee e le tue riflessioni in un’ottica di  crescita reciproca.  Non sono bene accetti nè gli haters gratuiti nè le autopromozioni.”

E ora, check list!

Trasforma l’obiezione in opportunità e segui questa check list

💡 Accogli il dubbio con eleganza
      Rispondi sempre con una frase che dimostri apertura e rispetto.
      Esempio: “Grazie per aver condiviso il tuo punto di vista. Mi fa piacere approfondire questo aspetto.”

🔍 Trova il cuore dell’obiezione
      Chiediti: qual è il vero motivo dietro questa critica? È una domanda non risolta o un’incomprensione?
      Fai una lista delle obiezioni più frequenti e prepara risposte semplici per ciascuna.

📘 Sfrutta il commento come spunto per nuovo valore
     Trasforma la critica in un momento educativo. Rispondi aggiungendo un consiglio o una risorsa utile.
     Esempio: “Ottimo spunto! Ecco un articolo che approfondisce questo tema.”

🔃 Riformula con una prospettiva positiva
     Riprendi il commento critico e riformulalo in modo che evidenzi un’opportunità
     Esempio: “Capisco il tuo punto. Questo è esattamente il motivo per cui ho voluto affrontare questo          tema: per chiarirlo e renderlo utile.”

🤝 Coinvolgi la community
      Usa l’obiezione per stimolare una discussione costruttiva tra i tuoi lettori.
     Esempio: “Qualcun altro ha riscontrato una situazione simile? Mi piacerebbe conoscere la vostra                 esperienza”

🤐 Sapere quando tacere
      Non tutte le obiezioni meritano una risposta. Se il commento è polemico o fuori tema, a volte è                  meglio ignorarlo per non deviare il focus.
      Esercizio: Crea una scala di priorità per decidere quali obiezioni affrontare.

Se vuoi iniziare ad apprendere le tecniche  per scrivere e pubblicare su LinkedIn contenuti che promuovanoil tuo brand  in modo efficace ed etico, scopri il mio Corso Base di Scrittura etico persuasiva per Linkedin

Non si tratta solo di tecniche, ma di creare un approccio che valorizza sia te che il tuo pubblico.



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Katia Bovani

Mi chiamo Katia Bovani e sono un editor, ghostwriter e writing trainer, aiuto le tue parole a diventare i tuoi testi. Quello per la lettura e la scrittura è un amore nato prima dell’età scolare per emulazione, diventato potente nella gioventù quando si è arricchito degli aspetti etimologico-linguistici e ora, nella maturità, è irrinunciabile.