Katia Bovani

Quando la narrazione entra nel manuale.

scrittura libro testo

Nella scrittura del tuo manuale c’è spazio per la narrazione?

Certo, manuale e narrazione sembrano due mondi distanti.

Invece, la loro vicinanza è piuttosto stretta.
Ed è un fattore che gioca un ruolo molto importante e proattivo in termini di efficacia comunicativa del manuale.

Ma in quali momenti del manuale  si innesta la modalità narrativa ?

Nella struttura del testo

Il momento della strutturazione di un manuale richiede un’attenta analisi degli argomenti da trattare sulla base degli obiettivi che ti sei prefigurato nella precedente fase di progettazione del libro.

Enucleati i temi, ti accorgerai che decidere in quale successione trattarli implica una valutazione in senso logico-argomentativo.

A esempio, è intuitivo che l’elencazione e l’illustrazione degli strumenti e dei tools utili dovrà seguire e non precedere gli elementi fondamentali del tema di cui intendi scrivere.

Ma se la tua voce interiore – quella del dialogo tra te e te mentre mediti e progetti – potesse cantare, sai cosa ascolteresti?

Una sequenza di “prima” e di  “dopo”.

E qui si apre uno scenario ben preciso.

Soffermati un attimo a riflettere con me.

Nel disporre in ordine logico le parti di un testo, siamo obbligati a operare una distinzione tra ciò che va trattato” prima” e ciò che va trattato “dopo”.

Adesso guardiamo più da vicino.

La sequenza del “prima” e del “poi”, cioè del movimento nello spazio, è il concetto del tempo secondo Aristotele.

Quello stesso concetto che sta alla base del cosiddetto “tempo della storia” nell’ambito narrativo, vale a dire il tempo reale, effettivo in cui si svolgono i fatti della storia.

A esempio, ne “Il nome della Rosa” gli accadimenti sono ambientati nel 1327 e la storia si svolge in 7 giorni.

Ecco un primo profilo sotto il quale la narrazione entra nel manuale: la progressione degli argomenti, pur governata dalla logica, segue un andamento narrativo.

Ed è per questo che, scorrendo l’indice del tuo testo, il lettore troverà raccolta la narrazione di ciò che hai trattato nella forma del manuale.

Nello storytelling e nei case studies

In un manuale ( specie se di esordio), accanto alla parte strettamente formativa, alle informazioni di tipo tecnico e alle descrizioni, è buona norma operare un richiamo a se stessi e alla propria esperienza.

Infatti, se, per un verso ciò aiuta il processo empatico col lettore, per altro verso contribuisce

  • al rafforzamento della tua credibilità: ci fidiamo di chi ha sperimentato in prima persona
  • a corroborare la tua autorevolezza: ci fidiamo di chi ha sperimentato le sue idee su se stesso e ha ottenuto successo.

E quando, nel manuale, parli della tua esperienza, del modo in cui il tuo metodo   è stato di aiuto innanzitutto a te stesso come professionista o imprenditore… metti in campo la tua storia.

Ecco, lo storytelling  entra nel manuale.

E proprio nel momento in cui affronterai il tuo storytelling, sarai tenuto a scegliere

  • quale sequenza scegliere
  • a quali archetipi far ricorso
  • quale struttura narrativa scegliere: opterai per il “viaggio dell’eroe”? Per la struttura “della montagna” o per quella “dei merli del castello”?

Non solo.

Altrettanto buona norma è innestare, nel manuale, case studies.

In questo caso, avvertirai ancora di più la necessità di seguire una forma narrativa perché qui…si tratta proprio di accedere al piano di una narrazione in cui concorrono quattro elementi:

  • la tua storia
  • la storia  del tuo cliente in relazione alle sue esigenze
  • la storia della vostra relazione professionale
  • la storia del tuo cliente in relazione sia alla fase in cui si è affidato a te per far fronte a quelle esigenze sia allo stadio successivo al tuo intervento.

Quelli ripercorsi fin qui sono soltanto due dei momenti in cui la narraizone entra a far parte del tuo manuale, ma non sono i soli.

E ora mi piacerebbe conoscere la tua esperienza.

Come racconti te stesso nella tua professione?

E se vuoi progettare e scrivere il tuo libro  oppure, avendone già scritto uno, desideri sottoporlo a revisione prima di proporlo per la pubblicazione, , contattami. Insieme costruiremo il percorso più funzionale ai tuoi obiettivi.

katia

Mi chiamo Katia Bovani e sono un editor, ghostwriter e writing trainer, aiuto le tue parole a diventare i tuoi testi. Quello per la lettura e la scrittura è un amore nato prima dell’età scolare per emulazione, diventato potente nella gioventù quando si è arricchito degli aspetti etimologico-linguistici e ora, nella maturità, è irrinunciabile.

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