Sei in riunione con i tuoi colleghi e, grazie al buon controllo di te stesso, li hai ascoltati attivamente e in silenzio.
Adesso, cosa farne di ciò che hai ascoltato?
Qualcosa di molto semplice, vale a dire esporre il tuo punto di vista in modo da persuadere i presenti della bontà delle tua posizione.
Costruire l’argomentazione che consiste nel:
- formulare una affermazione oppure un giudizio, cioè una tesi
A) “Parteciperò al corso di formazione X”: affermazione = tesi
B) “Credo nel potere della formazione”: giudizio = tesi - farla sorreggere da almeno una motivazione.A) “Parteciperò al corso di formazione X perché è utile alla mia crescita personale”: motivazione della tesi
B) “Credo nel potere della formazione perché accresce la propria consapevolezza”: motivazione della tesi
Ora leggi a voce alta prima la tesi A e poi la sua motivazione.
Poi leggi a voce alta la tesi B e la sua motivazione.
Focalizzati, per qualche minuto, su ciò che hai letto.
Validità e verosimiglianza della motivazione
Senti cos’hanno in comune?
Sono argomentazioni valide e verosimili.
Sono valide perché:
- ogni motivazione ha un rapporto di pertinenza la sua tesiLa riguarda strettamente. Il legame della motivazione con la tesi è concettualmente fortissimo.
- ogni motivazione non si confonde con la propria tesi.
Se ne distingue.
Non c’è possibilità di scambiare l’una con l’altra.
La motivazione non è una interpretazione della tesi e viceversa. - La motivazione è legata alla tesi da un nesso di consequenzialità diretta.Esiste un ponte logico tra ciascuna delle due tesi e le rispettive motivazioni.Il contenuto è organizzato in modo che il ponte logico tra tesi e motivazione Un ponte non interrotto da salti logici interni.
Lo sarebbe se sostenessi “Credo nel potere della formazione perché le capre brucano l’erba”.
Sono verosimili in quanto:
a) aderenti a canoni oggettivi universali : ad esempio alle proprietà chimico fisiche di un elemento oppure alla realtà storica dei fatti oppure
b) conformi a principi ideali universali che, a loro volta, si suddividono in
- criteri logico-matematici, ad esempio: t=s anche detto “principio di indiscernibilità degli identici” oppure la più notoria E = mc2
- valori come i principi etici, politici, etc.
A questo punto… che contest sia!
Abbiamo stabilito quali siano le condizioni per aversi un’argomentazione valida e quali perché un’argomentazione possa dirsi verosimile.
Ora, nei commenti, prova a scrivere
- un’argomentazione valida e verosimile
- un’argomentazione valida ma non verosimile
- un’argomentazione verosimile ma non valida
Al vincitore ( o ai vincitori ex aequo) andrà un’ora di formazione in ambito argomentativo con me.
Vinca il migliore!
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