Katia Bovani

Lettura, ascolto e meta argomentazione: per difendersi da fake e bu*****t

argomentativa testo scrittura

Ogni promessa è debito.

Lo scorso lunedì ti ho promesso che oggi avrei approfondito i campi di applicazione della meta argomentazione.
E parlo al plurale perché i campi sono due e cioè

🔹 la lettura di testi altrui

🔹  la scrittura di testi nostri

Partiamo dal primo.

Ci riguarda tutti come utenti social, lettori di carta stampata, ascoltatori di telegiornali e di talk televisivi e non.

In questo contesto, la capacità di leggere e ascoltare in modo critico non è più un semplice vantaggio, ma una necessità ineludibile.

E al centro di questa capacità c’è l’arte della meta-argomentazione, vale a dire l’analisi dell’argomentazione stessa.

Come mettere in pratica la meta argomentazione in questo contesto?

Con l’esercizio del pensiero critico che ponga il dubbio e che, a suo volta, si trasformi in domande critiche ed efficaci da rivolgere a se stessi.

Eccotene alcune.
Il loro focus verte sul riconoscimento di informazioni ingannevoli e fuorvianti.

Ed è per questa ragione che te le propongo suddivise in base alla parte dell’argomentazione da revocare in dubbio:

✅ Circa le premesse argomentative

👉 “Quali sono le premesse di questo argomento e sono chiaramente espresse?”
👉 “Le premesse sono basate su fatti, supposizioni o opinioni?”
👉 “Esistono presupposti nascosti che potrebbero influenzare la validità dell’argomento?”

✅ Sulla logica dell’argomentazione

👉 “Le conclusioni seguono logicamente dalle premesse?”
👉 “Ci sono salti logici o collegamenti deboli tra le diverse parti dell’argomento?”
👉 “L’autore usa fallacie logiche o tecniche persuasive ingannevoli?”

✅ Sulle evidenze presentate

👉 “Quali tipi di evidenza sono usati per sostenere l’argomento (dati, esempi, testimonianze)?”
👉 “Le evidenze sono attuali, pertinenti e affidabili?”
👉 “Ci sono altre evidenze che potrebbero contestare o contraddire l’argomento?”

✅  Sull’obiettività argomentativa e i bias
👉 “L’argomento presenta segni di bias o pregiudizio?”
👉 “L’autore sta cercando di presentare un quadro equilibrato, o sembra esserci un tentativo di influenzare il lettore con un’opinione particolare?”

✅  Circa la generalizzazione e le eccezioni
👉 “L’argomento contiene generalizzazioni eccessive?”
👉 “Ci sono eccezioni o casi speciali che non sono stati presi in considerazione?”

✅  Sul contesto e sulla rilevanza:
👉 “Questo argomento è rilevante per l’attuale contesto o situazione?”
👉 “Ci sono fattori contestuali o circostanze che potrebbero influenzare l’interpretazione dell’argomento?”

Sono tante domande? Sì.
Sono tutte? No.

Puoi pensarne altre oppure approfondire l’argomento con me.

Ma, nel frattempo, ti propongo questo: se in testa ti girano subito altre domande utili, condividile nei commenti.
Siamo una comunità di individui orientati al bene comune.

Facciamocelo reciprocamente.

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Non ho dimenticato
che i campi di applicazione della meta argomentazione sono due.
Ti aspetto lunedì prossimo per parlare dell’uso della meta argomentazione nei nostri testi…

E se vuoi progettare e scrivere la tua comunicazione d’impresa il tuo libro  oppure, avendone già scritto uno, desideri sottoporlo a revisione prima di proporlo per la pubblicazione, contattami.  Insieme costruiremo il percorso più funzionale ai tuoi obiettivi.

katia

Mi chiamo Katia Bovani e sono un editor, ghostwriter e writing trainer, aiuto le tue parole a diventare i tuoi testi. Quello per la lettura e la scrittura è un amore nato prima dell’età scolare per emulazione, diventato potente nella gioventù quando si è arricchito degli aspetti etimologico-linguistici e ora, nella maturità, è irrinunciabile.

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