Katia Bovani

Essere un autore vuol dire…

testo-scrittura-libro

…saper accettare.

E non mi riferisco a quella rassegnazione bohémien che dissimula un ego ipertrofico.

Né alla postura da genio incompreso.

Il tempo dei geni è al tramonto e l’originalità scarseggia molto più di quanto sembri o si possa pensare.

Saper accettare significa, essenzialmente, capire e comprendere una serie di fattori.

Spesso umani. Molto umani.

Dunque, siamo chiamati a comprendere…

…il senso della revisione del testo da parte dell’editor cui l’abbiamo affidato

L’editor non è chiamato a incensare il nostro talento.

Il suo ruolo è quello di sottoporre a vaglio tecnico ogni singola frase, struttura e persino ogni parola per  valutare

  • la qualità ingegneristica del testo,
  • la sua tenuta
  • la coerenza in senso logico- argomentativo oppure narrativo
  • la verosimiglianza
  • la congruenza.

A questo e molto altro serve l’attività di editing

Se il nostro editor, spiegandocene le ragioni, suggerisce di rivedere, riscrivere, modificare o, magari, cassare interi segmenti testuali, non dobbiamo viverlo come lesa maestà.

Meglio ricordare che la scelta di rivolgersi a quel professionista è nata dall’esigenza di sottoporre il libro a revisione.

E così come è piacevole ricevere lodi, altrettanto è costruttivo evidenziare le debolezze testuali in un setting protetto quale quello dell’editing.

…il rifiuto da parte da parte dell’editore cui aspiravi tanto.

Un editore (serio) scommette sul libro perché lo pubblica a spese proprie.

Suo l’investimento, suo il rischio d’impresa. Sua la scelta.

Quindi, molteplici e diverse sono le ragioni per cui  un editore decide di non pubblicare il tuo libro.

Potrebbe essere un prodotto non in linea con il proprio catalogo.

Oppure carente di revisione, se lo hai inviato privo di editing.

Magari, può trattarsi di un libro non in target con la platea di riferimento.

Potrebbe scartarlo perché il libro non ha dignità editoriale.

È brutto a dirsi, ma..sì. Per quanto tu l’ami, la tua creatura potrebbe non meritare la pubblicazione.

Se la ragione del rifiuto verte cu qualcosa di emendabile, si tratterà di affrontare, con calma e lucidità, il da farsi.

Se, invece, la questione concerne la non meritevolezza del libro…bisogna prenderne atto.

E se farlo è molto doloroso, allora si tratterà di affrontare – con altrettanta serietà – le ragioni di quel dolore.

…la tiepida accoglienza del pubblico.

La felicità della pubblicazione è tanta.
Che si tratti di una scrittura creativa oppure di una argomentativa, non importa. L’emozione è forte e intesa

E, per quanto realisti si possa essere, il cuore batte, in autonomia, il ritmo delle nostre attese.

Cosa fare se il libro viene accolto con scarso entusiasmo?

Riprendere in mano il contratto editoriale.

E se, nei fumi dell’entusiasmo non lo hai fatto prima della firma, fallo ora.
Cioè controlla bene quali prestazioni rientrano negli obblighi che, rispettivamente, si è assunto l’editor e ti sei assunto tu.

  • Occhio ai tempi e modalità della distribuzione.
  • Chi doveva curare il lancio pubblicitario del libro?
  • Chi, tra te e l’editore, si è impegnato a curare la comunicazione? E su quali canali? Se spettava all’editore, si è attenuto puntualmente alle pattuizioni?
    Se, al contrario, l’obbligo gravava su te, quali scelte hai compiuto?
    Ti sei affidato a un professionista della comunicazione oppure hai agito in incontrollata e malefica solitudine?
  • Ora controlla la parte relativa alle presentazioni.
    Quale strategia hai concordato con l’editore?

Se entrambi avete adempiuto il contratto,  ma l’operazione commerciale si rivela un flop, non rimane che prenderne atto e far tesoro dell’esperienza.

Se risulterai essere tu a dover recitare il “mea culpa”, inizia subito.
Anzi, inizia ieri.

Se, al contrario, l’insuccesso dipende dal mancato adempimento di un  segmento contrattuale da parte dell’editore, affidati a un avvocato.

E rammenta che no, non va bene un qualunque avvocato.

Ne occorre uno specializzato o nella tutela dei prodotti dell’ingegno tout court oppure nel del diritto d’autore.
Se non ne conosci alcuno, rivolgiti alla Segreteria dell’Ordine degli Avvocati della tua città e assumi informazioni: sapranno risponderti in modo puntuale.

Ecco, queste sono solo alcune delle occasioni in cui l’autore è chiamato ad accettare con autocontrollo e senso critico.

E tu, come autore del tuo manuale, della tua comunicazione, etc., ti sei mai trovato a dover accettare qualcosa che non aveva previsto oppure sperava non accadesse?

E se vuoi progettare e scrivere il tuo libro  oppure, avendone già scritto uno, desideri sottoporlo a revisione prima di proporlo per la pubblicazione, , contattami.

Insieme costruiremo il percorso più funzionale ai tuoi obiettivi.

katia

Mi chiamo Katia Bovani e sono un editor, ghostwriter e writing trainer, aiuto le tue parole a diventare i tuoi testi. Quello per la lettura e la scrittura è un amore nato prima dell’età scolare per emulazione, diventato potente nella gioventù quando si è arricchito degli aspetti etimologico-linguistici e ora, nella maturità, è irrinunciabile.

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