Può, l’immaginazione, giocare un proprio ruolo nella scrittura argomentativa?
Nonostante ciò che si possa pensare– o meglio, a dispetto di ciò che il luogo comune porti a ritenere -, l’immaginazione è un importante medium tramite cui far sì che il rigore della logica argomentativa si converta in una esperienza di lettura coinvolgente.
Ecco perché ti propongo questo articolo.
Perché ritengo che, ben integrata nell’argomentazione, l’immaginazione contribuisca a trasformare l’informazione in vivida e pulsante conoscenza.
E, allora, ecco alcuni suggerimenti
Crea nel lettore un’immagine mentale che lo ispiri
Argomentare significa sia comunicare concetti complessi con chiarezza sia persuadere.
Quando senti che il grado di difficoltà nel risolvere la complessità del tema che tratti è molto alto oppure se ti trovi in un passaggio argomentativo complicato, inserisci – costruendola – un’immagine mentale che, oltre ad agevolare la comprensione, generi un legame emotivo tra il tuo lettore e la questione che stai trattando ?
Come?
La metafora ben calibrata, l’analogia appropriata, l’esempio originale ma calzante sono alcuni dei modi con cui può costruire quell’immagine.
Non tralasciare che la parola “immagine” deriva, sì, dal latino, ma trova la sua profondità semantica d’origine nel verbo greco “mimèomai” che significa “mimare”.
E cosa c’è di più potente del mimare mentalmente qualcosa che trasmetta emozioni?
Esplora i “se” e i “potrebbe essere”
L’Immaginazione potrebbe sembrare una minaccia all’esercizio del pensiero critico quale “padre spirituale” dell’argomentazione.
Ma, senza lasciare il solco della logica che sottende quest’ultima, esplorare scenari ipotetici e “ciò che potrebbe essere” arricchisce l’argomentazione di nuove prospettive.
Permettere all’immaginazione di spaziare tra le possibilità allarga senz’altro il repertorio delle tesi e degli argomenti sostenibili.
Disegna un Futuro Desiderabile
Più di ogni altro autore, il saggista risponde alla vocazione di
- presentare soluzioni personali e innovative a problemi complessi.
- revisionare, in modo originale e innovativo, la summa delle conoscenze all’interno di un determinato settore scientifico
In questi casi, pur senza indulgere a cedimenti della struttura logica, l’immaginazione svolge un ruolo determinante perché può implementare le soluzioni proposte.
Qualunque innovatore – in qualunque settore si trovi a innovare – può e deve mettere in conto una naturale ritrosìa del pubblico di destinazione ad accogliere la novità per il solo fatto che quest’ultima rompe un equilibrio preesistente.
Che sia un equilibrio intellettuale, scientifico, economico, religioso, etico, non importa: far accogliere il cambiamento è impresa ardua, ben più che scrivere.
E, allora, esplorare con l’immaginazione la possibilità di un futuro possibile e desiderabile, è senz’altro lo strumento dialettico con cui agevolare le proprie argomentazioni.
Dobbiamo sempre rammentare che ciò che costò il processo e l’abiura a Galileo Galilei non fu il sostenere che la terra girasse intorno al sole: alla nascita di Galileo, Copernico era morto da ventuno anni e il suo grande oppositore era stato Tycho Brahe, non certo la Chiesa.
Galileo pagò il fatto di aver scritto la sua teoria in modo comprensibile (tale per cui chiunque sapesse leggere poteva conoscerla) senza immaginare alcuna via d’uscita percorribile dalla Chiesa…
Ecco, questi sono solo alcuni dei modi in cui l’immaginazione può essere impiegata nella scrittura argomentativa.
Con una precisazione.
Che riguarda l’uso etico e responsabile dell’immaginazione.
Quando si utilizza l’immaginazione in questo tipo di scrittura, mai bisogna perdere di vista le implicazioni delle affermazioni fatte e le possibili interpretazioni dei lettori.
L’obiettivo è quello di creare un testo coinvolgente, certo, ma non manipolatorio dell’immaginazione a spese della verità e dell’integrità.
Solo così è possibile dar vita a testi che informano, persuadono ed elevano il pensiero umano.
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Ora astraiti per un attimo da ciò che hai letto.
Pensa al manuale che hai scritto, a quello che stai progettando oppure, ancora, a quello che scriverai.
Qual è, nella tua opinione, il ruolo dell’immaginazione nel tuo manuale?
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P.S.
Ho scritto questo articolo diverse settimane fa restando nell’incertezza se pubblicarlo o meno.
L’accostamento delle parole “immaginazione” e “argomentazione” può far storcere il naso dogmatico.
Poi, però, mi son detta che , durante la mia precedente vita professionale, è stata propria l’immaginazione a permettermi di riconoscere, in alcune sentenze “pilota” della Cassazione (specie delle Sezioni Unite o della Sezione Lavoro chiamate a dirimere questioni che coinvolgono direttamente l’intero ordinamento con riflessi diretti nella vita concreta delle persone), l’importante contributo dell’immaginazione di qualche Giudice Relatore consapevole di precorrere i tempi, ma deciso a farlo.
E se vale per la scrittura giuridica e quella giudiziaria che rappresentano due delle scritture in cui l’argomentazione è imperatrice…beh, benvenuta immaginazione .
Ed ecco l’articolo sul blog.
E se vuoi progettare e scrivere il tuo libro oppure, avendone già scritto uno, desideri sottoporlo a revisione prima di proporlo per la pubblicazione, , contattami. Insieme costruiremo il percorso più funzionale ai tuoi obiettivi.